domenica 9 luglio 2017
Edizione 2003. Nota X
Riposatesi nella mattina, le truppe del Cialdini
furono messe in allarme nel pomeriggio della vigilia della battaglia da due
episodi:
-
La comparsa della colonna pontificia proveniente da
Ancona sulle alture di Camerano;
-
L’attacco pontificio ai ponti di Loreto.
La
comparsa di pontifici sul fronte Nord, presumibilmente usciti da Ancona, destò
una certa apprensione nel Cialdini. Poteva significare che l’indomani si
dovesse combattere sia verso nord che verso sud. Era una ipotesi non certo
favorevole, ma che doveva essere presa in considerazione. Quando la
ricognizione, nel tardo pomeriggio del 17 segnalò che i pontefici si stavano
ritirando su Ancona, il Comando Sardo ne prese atto raccomandando la massima
vigilanza alle truppe schierate verso Camerano e l’Aspio.
Il
secondo episodio viene solo accennato, non essendo rilevante ai fini della
condotta tattica dei sardi. Le truppe che presidiavano i ponti di Loreto, poco
più avanti dei Campanari, lungo la strada postale, poco prima del tramonto
scorsero venire avanti da Villa Musone alcuni cavalieri che presumibilmente
furono identificati come dragoni pontifici. Era evidente che i cavalieri
pontifici stavano svolgendo una ricognizione per acquisire informazioni e
saggiare eventuali reazioni avversarie.
Quando
furono a tiro due pezzi della 5° Batteria, in posizione di copertura dei ponti,
aprì il fuoco a mitraglia si ritirò prontamente.
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