L'Ultima difesa pontificia di Ancona . Gli avvenimenti 7 -29 settembre 1860

Investimento e Presa di Ancona

Investimento e Presa di Ancona
20 settembre - 3 ottbre 1860

L'Ultima difesa pontificia di Ancona 1860

L'Ultima difesa pontificia di Ancona 1860
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Onore ai Caduti

Onore ai Caduti
Sebastopoli. Vallata di Baraclava. Dopo la cerimonia a ricordo dei soldati sardi caduti nella Guerra di Crimea 1854-1855. Vedi spot in data 22 gennaio 2013

Il combattimento di Loreto detto di Castelfidardo 18 settembre 1860

Il combattimento di Loreto detto di Castelfidardo 18 settembre 1860
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La sintesi del 1860

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Il combattimento di Loreto, detto di Castelfidardo 18 settembre 1860

Il Volume di Massimo Coltrinari, Il Combattimento di Loreto detto di Castelfidardo, 18 settembre 1860, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2009, pagine 332, euro 21, ISBN 978-88-6134-379-5, è disponibile in
II Edizione - Accademia di Oplologia e Militaria
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domenica 10 aprile 2022

Carlo Bianco La Guerra per bande I Parte

 


Come s’inizierà   l’insurrezione e In formazione   delle   bande?   Il condottiero, presa la campagna con 20 o 30 uomini, si porterà nei boschi, presso i fiumi o sui monti.  Comincia a infestare le strade arrestando i corrieri, fermando diligenze, impadronendosi della corrispondenza del governo, e subito eliminando i nemici d’Italia.  Poscia dovrà piombare sulle località non presidiate e impadronirsi dei fondi delle casse governative.  Con quei denari potrà corrompere capi e gregari dei posti militari vicini, assoldare   molte guide, provvedere ai più bisognosi della zona, così da mostrare che egli difende la causa del popolo.  In tal modo avrà facilmente viveri, asilo, aiuto.  E dovrà muoversi continuamente così da rendersi irreperibile, e dovrà disseminare i suoi. Ad un certo punto avrà da fare i conti coll’azione delle forze regolari nemiche; ebbene, se lo potrà cercherà di danneggiarle il più possibile, non concedendo quartiere a nessuno, giacché la guerra di bande non ammette che si facciano prigionieri: il volontario verrà a trovarsi nella necessità di combattere fino all’estremo, dato che non troverà a sua volta quartiere.  Ma soprattutto, il condottiero, sentendosi   inferiore   e minacciato   d'avvolgimento, dovrà sciogliere la banda così che si ritragga per molte vie e a piccoli nuclei. Nulla importa che la banda retroceda   o fugga e sembri dissolversi, se tutti sapranno dove e come riunirsi. E allora la lotta continuerà più che mai inesorabile, e il nemico, che si crederà vincitore, si troverà di nuovo assalito sui fianchi e alle spalle. Non solo, ma via via i capi delle bande e i capi delle organizzazioni clandestine dovranno procedere inesorabilmente all’eliminazione dei nemici e altresì degli stessi elementi sospetti e infidi. Sarà certamente una cosa atroce, ma necessaria per evitare un nuovo fallimento della rivoluzione, come già avvenne in Spagna, in Portogallo, a Napoli e in Piemonte.


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