domenica 10 maggio 2020
La Guerra del 1866. III di Indipendenza 8 Custoza 24 giugno 1866 6
(a)
Custoza (16:00-17:30)
Le
truppe della 9^ Divisione hanno in mano Custoza e il Belvedere e riescono a
respingere tre contrattacchi austriaci, ma sono allo sfinimento. Vengono
richiesti rinforzi, ma sono rifiutati dal Gen. Della Rocca per tre volte
nonostante nella zona di Villafranca non si combattesse dal mattino.
La
battaglia sembra rallentata. Il Gen. Govone da ordine di portare i carri con le
vettovaglie per ristorare la truppa che però tardano ad arrivare. Nonostante
ciò è il momento del relax per tutti: un sorso d’acqua, una parola con i
commilitoni, una battuta, un sigaro. La divisione è schierata tra
Custoza-Belvedere, e Monte Torre, mentre sulla destra sono stati stabiliti i
collegamenti con l’8^ Divisione, le cui unità si estendono sino alla piana di
Villafranca. La situazione delle munizioni, sia per l’artiglieria sia per la
fanteria, non è rassicurante in quanto i carri munizioni non erano riusciti a
seguire il grosso della divisione sulle alture.
A
rompere questo momento di stasi, arriva la notizia che da nord, nord-est, oltre
Staffalo, ci sono movimenti di truppe: circa tre o quattro brigate che si
preparano ad attaccare. Non basta: truppe austriache sono in avvicinamento
anche dalla parte del Monte Mamaor, a significare che il fronte italiano ad
ovest è stato travolto. La superiorità austriaca è palese, forse circa 5 a 1.
La divisione si sfalda e i soldati di fronte a tanta potenza militare
abbandonano le posizioni. La resistenza, molto spesso isolata, non riesce a
reggere l’urto: gli austriaci irrompono da diverse parti, riprendono il
Belvedere, puntano su Custoza, ma non tralasciano Monte Torre dove c’è il
Quartier Generale. Il Gen. Govone, furioso con il comandante del Corpo perché
gli ha negato per l’ennesima volta i rinforzi, impartisce gli ordini per la
ritirata. Il prezzo che viene pagato, rimarrà nella storia: centinaia di morti
in pochissimi minuti di combattimento dove perdono la vita anche molti
Ufficiali. Lo stesso comandante di Divisione viene ferito da una scheggia di
granata. Sono le truppe del Gen. Möring che entrano a Custoza.
Nel frattempo il Gen. Della Rocca impartisce l’ordine che tutto il III
Corpo d’Armata si ritiri da Villafranca verso Goito[i]. Il
movimento viene protetto dalla 7^ Divisione e dalla Cavalleria di linea
il prossimo post sarà pubblicato il 25 maggio
[i] Gioannini
M. e Massobrio G., Op. Cit., pp. 254
- 293
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento