lunedì 19 settembre 2016
La Resa pontificia di Loreto. 19 settembre 1860.
ALLE ORE 12 DEL 19 SETTEMBRE 1860 IL GEN. CIALDINI, COMANDANTE DEL IV CORPO D'ARMATA DELL'ARMATA DI INVASIONE DELLE MARCHE E DELL'UMBRIA, AL COMANDO DEL GEN. MANFREDO FANTI, SI RECAVA A VILLA MUSONE PER UN INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI PONTIFICI.
AVEVA GIA' PREDISPOSTO UN ASSALTO IN FORZA CONTRO LE MURA DI LORETO OVE SI ERANO RITIRATE LE FORZE DOPO LO SCONTRO DEL GIORNI PRIMA. L'ATTACCO ERA PREVISTO PER L'INDOMANI, 20 SETTEMBRE.
ALL'INCONTRO DI PRESENTO' IL COL GOUNDHOVEN, L'UFFICIALE PIU' ALTO IN GRADO PRESENTE A LORETO.
IN BREVE IL COL. GOUNDHOVEN CHIESE LA RESA DI TUTTE LE TRUPPE PONTIFICIE SECONDO LE CONVENZIONI IN VIGORE.
ALLA NOTIZIA CHE VI ERANO OLTRE 5000 UOMINI CHE SI ARRENDEVANO, CIALDINI COMPRESE CHE LO SCONTRO DEL 18 SETTEMBRE ERA STATO DECISIVO PER SVENTARE IL PIANO PONTIFICIO DI RAFFORZA LA PIAZZAFORTE DI ANCONA..
SOSPESE L'ATTACCO A LORETO E INIZIO' A DARE DISPOSIZIONI PER INVESTIRE LA PIAZZAFORTE DI ANCONA.
PER I PONTIFICI LO SCONTRO DEL 18 SETTEMBRE DIVENNE LO "SCONTRO DI LORETO", PER I SARDI, CHE NON VOLEVANO USARE IL NOME DELLA CELEBRE BASILICA, DIVENNE, SU INDICAZIONE DI CAVOUR, "lO SCONTRO DI CASTELFIDARDO", DAL NOME DEL PAESE OVE AVEVA SEDE IL Q.G. DEL IV COPRO D'ARMATA
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