mercoledì 25 marzo 2020
La Guerra del 1866. III di Indipendenza 8 Custoza 24 giugno 1866 3
(a)
La Pernisa (10:30)
La
5^ Divisione del I Corpo d’Armata, ora al completo, con il ricongiungimento
dell’avanguardia costituita dalla Brigata Brescia che nella zona di Oliosi
aveva subito gravissime perdite, è schierata dinnanzi alla Pernisa con
l’obiettivo di attaccare per conquistare la posizione. La mancanza di supporto
delle artiglierie, la stanchezza, il caldo e la mancanza di impeto non
favorirono il buon esito dell’operazione. Alle brevi avanzate di un fronte
seguivano i ripiegamenti dell’altro, ma nessuno sembrava in grado di prevalere
o disposto a cedere fino a quando gli austriaci decidono di impiegare forze
fresche. Dopo un accurato fuoco di preparazione dell’artiglieria, viene
lanciato l’attacco da parte del 28° Reggimento Benedek sotto il cui impeto la
prima linea italiana vacilla ed inizia a ripiegare. Nell’eseguire questo
movimento retrogrado gli italiani si imbottigliano in una conca che aveva alle
spalle il fiume Tione, oltre il quale presentava il ciglio delle Muraglie e di
Santa Lucia. Intanto, le batterie che avevano preparato l’attacco, ora dirigono
il fuoco sul ciglione di Santa Lucia a pochi passi dalla conca dove c’erano le
truppe in ritirata. Centinaia di soldati si accalcavano sul bordo del Tione che
presentava un solo ponte di legno. Quindi gran parte degli uomini decise di
guadare, sfruttando la esigua profondità. Purtroppo l’altra riva era ripida e
scivolosa. Fucili ed equipaggiamento vengono abbandonati per favorire la
risalita. Il problema era che dietro la prima linea non c’è nessuno. Al
constatare ciò, quello che fino a quel momento era una ritirata disordinata si
trasformò in una vera e propria fuga. La confusione era talmente tanta che
molti soldati si trovano nel mezzo di cambi di schieramento di altre unità
adiacenti che non erano state ancora ingaggiate, portando lo scompiglio e
facendo perdere loro il controllo di se stessi che, ignorando i richiami dei propri
ufficiali, si frammischiano ai fuggitivi della Brigata Brescia e si dirigono
verso le retrovie.
Nel
frattempo, il Gen. Durando, Comandante del I Corpo d’Armata, schiera la riserva
di corpo intorno a Monte Vento anche grazie a tempestivo, ma limitato
intervento della 2^ Divisione. Monte Vento era un’eccellente posizione dove i
pezzi di artiglieria potevano battere verso Salionze, verso Oliosi e verso
Santa Lucia.
il prossimo post il 20 aprile 2020
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento