La Guerra in Crimea del 1854-1855 rappresenta il banco di
prova dell’Esercito Sardo che si andava ristrutturando in vista delle prove che
necessariamente doveva sostenere nell’ambito della politica di Unità Nazionale
perseguita dal governo di Cavour.
L’Aver partecipato a questa spedizione oltremare, accanto
alle potenze del tempo, Gran Bretagna e Francia, rappresentò la possibilità di
avere intese ed appoggi a livello
diplomatico e politico.
Dal punto di vista
militare fu una esperienza molto fruttuosa. Sotto il profilo tattico, l’aver
combattuto a fianco di fanterie più accreditate sulla carta, permise di
confrontare i procedimenti di impiego; per la cavalleria, anche se il corpo di
spedizione non aveva unità consistenti di questa arma, si constatò che non vi erano stati sostanziali progressi
tattici dall’epoca napoleonica, quaranta anni prima. Per i quadri, sia di
vertice che intermedi fu un’ottima esperienza. Vi parteciparono generali come
Fanti, Cialdini, Pes di Villamarina ed altri che ritroveremo poi nelle marche
nel 1860.
Dove le cose andarono veramente male fu il settore
logistico, soprattutto la componente sanitaria, commissario nelle branche del
vettovagliamento, dell’alloggiamento e del benessere del soldato.
L’alto numero dei Caduti, oltre 2500, tra cui il fondatore
dei bersaglieri La Marmora, fu dovuto
alle malattie, soprattutto il colera, e ad altre epidemie, non sufficientemente
contrastate; relativamente basso il numero dei caduti in combattimenti e scontri.
Questo Caduti sono ricordati oggi da una Stele, sul campo di
Baraclava, nella collina di fronte al posto ove stava il Quartier Generale di
Lord Raglan, e guardante nella vallata ove si svolse la celebre carica della
Brigata Leggera, forse l’episodio più noto di tutta la Campagna.
L’avere avuto la fortuna di rendere omaggio ai caduti nel
150° anniversario della nostra Unità Nazionale, sommato a giornate intense di
studio sul posto di avvenimenti di storia militare patria, rappresenta un
significativo passo concreto verso quelle forme di studio della storia basate
più sulla realtà documentari e materica che di quella storia ideologica fatta
di miti, scelte politiche, funzionale all’interesse di questo e quello; oggi sembra
che sia questa l’unica storia possibile, in realtà un ulteriore segno della
nostra attuale decadenza.
Di seguito alcune immagini della Cerimonia svoltasi a
memoria dei Caduti.
L'Omaggio alla stele dei caduti Sardi nella Guerra di Crimea nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia
Una Corona di Alloro, portata da Marinai ucraini è stata posta ai piedi della Stele
Gli Onori ai Caduti
LA Comunità Locale ha partecipato alla cerimonia, che ha avuto una ampia eco sui mezzi di informazione
La Foto ricordo degli Ufficiali componenti la delegazione
accanto alla Stele
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