La celebrazione del 20 settembre per il 140° anniversario di Roma capitale ha visto uniti il presidente Giorgio Napoletano ed il cardinale Tarcisio Berte come segno che questa data non è pi motivo di divisione tra le due Italie. La ricorrenza offre lo spunto per ripercorrere la storia dei rapporti fra lo Stato e la chiesa. La presa di Roma del 1870 ha aperto la questione romana con l’aspro contrasto tra l’Italia e la Santa Sede, che considerava il potere temporale come funzionale per l’esercizio del ministero. Dopo i patti Lateranensi del 1929 e la costituzione dello Stato della Città del Vaticano che assicura al Papa la necessaria indipendenza, si sono superate le passate tensioni e, coe ricordato il card. Bertone, si è aperta la via ad una stretta collaborazione, nell’ambito delle rispettive competenze a beneficio dell’intera società
giovedì 17 marzo 2011
L’Unità d’Italia e la Santa Sede
Materiale di Approfondimento
La celebrazione del 20 settembre 2010
Editoriale
La celebrazione del 20 settembre per il 140° anniversario di Roma capitale ha visto uniti il presidente Giorgio Napoletano ed il cardinale Tarcisio Berte come segno che questa data non è pi motivo di divisione tra le due Italie. La ricorrenza offre lo spunto per ripercorrere la storia dei rapporti fra lo Stato e la chiesa. La presa di Roma del 1870 ha aperto la questione romana con l’aspro contrasto tra l’Italia e la Santa Sede, che considerava il potere temporale come funzionale per l’esercizio del ministero. Dopo i patti Lateranensi del 1929 e la costituzione dello Stato della Città del Vaticano che assicura al Papa la necessaria indipendenza, si sono superate le passate tensioni e, coe ricordato il card. Bertone, si è aperta la via ad una stretta collaborazione, nell’ambito delle rispettive competenze a beneficio dell’intera società
La Civiltà Cattolica, Anno 161 2010 IV 3-7, quaderno 3847, 2 ottobre 2010
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